mercoledì 5 dicembre 2012

La notte di Natale

Diana e Ricky sedevano per terra a gambe incrociate, sul grosso tappeto davanti al fuoco.
Era la notte di Natale e al dodicesimo rintocco della pendola avevano deciso di scartare i regali che affollavano l'albero addobbato con luci bianche e azzurre posto accanto al camino che avevano trovato già pronto al loro arrivo.
I due fidanzatini avevano preso la baita in affitto per qualche giorno in occasione di quella festività. Si vedevano talmente poco che era sembrato naturale ad entrambi lasciare tutti per stare finalmente un pò da soli e in pace a godersi il loro amore. In effetti lassù pace ce n'era fin troppa vista l'assenza di ogni mezzo di comunicazione col resto del mondo.
In realtà Diana non aveva molta voglia di aprire le scatole che sarebbero state deludenti e scontate come gli anni precedenti: un pigiama dalla mamma, un libro dal papà, un maglione da sua sorella e così via. Avrebbe voluto invece scartare il suo fidanzato e farlo con lui su quel tappeto, col calore delle fiamme a scaldare la pelle e l'eccitazione a fare il resto.
L'orologio iniziò i rintocchi. Uno. Due. Tre.

giovedì 29 novembre 2012

Essere se stessi non paga. E fa soffrire.
Ma dover essere ciò che non siamo è una bruciante sconfitta.
Odio indossare una maschera e non lo faccio mai se non quando non posso davvero farne a meno. E pesa, così tanto che ogni tanto tende a calare un pò e allora il mio aspetto riemerge.
Piacerò meno agli altri ma io mi sento più bella.

mercoledì 28 novembre 2012

Ti aspetto

Ti ho aspettato un mattino
col sole nascosto
la nebbia avvolgente.

Ti ho aspettato il pomeriggio
il vento era freddo
il soffio pungente.

Ti ho aspettato la sera
la speranza ormai infranta
sotto la fioca luna.

Ti aspetto di notte
quando tutto ormai dorme
quando vorrei mi pensassi.

Ti aspetto a ogni ora
ogni istante ogni giorno.

domenica 25 novembre 2012

C'è un filo che ci unisce
Che sottile va
Da me a te
Che lega stretto il cuore
Che non riesco a slegare
Taglia la carne
Provoca ferite e cicatrici
E riesce a dare calore
A volte

mercoledì 14 novembre 2012

Vorrei...
Svegliarmi di schiena, con le tue dita leggere e gentili che sfiorano quel pezzo di pelle che resta scoperto.
Voltarmi piano e vederti di fianco, appoggiato sul gomito, mentre mi guardi con occhi ridenti e in bocca un ''Buongiorno''.
Sentirei la tua mano posarsi sul ventre e poi scendere giù fino al ginocchio per risalire e scostare col dito il leggero tessuto.
E io mi alzerei, in ginocchio sul letto, per liberarmi di ciò che mi cela alla tua vista, regalandoti tutto di me.
Ti vedrei attento, gli occhi aprirsi di più, la bocca schiudersi in un sospiro, mai pago della mia immagine.
Tu ti avvicineresti e mi attireresti a te per render concreto quel buongiorno; io ti donerei i miei baci.
Sarebbe così che vorrei ogni risveglio, sarebbe così che vorrei nascesse il sorriso.

venerdì 9 novembre 2012

Il difficile di quando si scrive non è tanto creare i personaggi, è riuscire a staccarsene!

mercoledì 7 novembre 2012

Quello giusto

È proprio vero che le cose accadono quando meno te l'aspetti. O quando non ci pensi più.
A me è successo per caso.
C'era una festa quel fine settimana. Era un week-end come tanti, niente di speciale, ma io avevo deciso di andarci a quella festa.
Sapevo con certezza di non conoscere nessuno dei presenti: la festa non era del genere che i miei conoscenti avrebbero definito gradevole. Tutt'altro. La cosa mi rendeva eccitata oltremodo: avrei potuto incontrare gente nuova e fare nuove amicizie, lontano da tutte le persone che mi avevano circondato fino ad allora.
Mi vestii casual, ero a conoscenza del fatto che sarebbe stato tutto molto informale, solo ragazzi che si divertono. Ma non rinunciai al trucco, quello lo giudicavo davvero indispensabile.
Parcheggiai a un centinaio di metri dal luogo di ritrovo, in uno sterrato fangoso per via delle piogge di quegli ultimi giorni, accanto a una decina di altre auto, sicuramente tutte di persone che avevano la mia stessa meta. Camminai più che altro al buio fino a una zona illuminata dalla fioca luce di un lampione lontano. Mi strinsi nel mio giubbotto scuro per proteggermi dal vento gelido della sera. C'era ancora aria di pioggia.
Arrivai a destinazione e mi addentrai nella mischia: giovani di tutte le età si muovevano da una parte all'altra, occupando tutto lo spazio disponibile, e ogni tanto si fermavano a conversare con qualcuno. Non conoscevo davvero nessuno.
Mi fermai un istante a valutare ciò che mi conveniva fare e decisi di sedermi un attimo a ridosso di una parete per guardarmi intorno. Quando rialzai lo sguardo vidi un ragazzo che mi osservava.

giovedì 1 novembre 2012

Come una tempesta ti abbatti su di me
Mi travolgi
Innondi l’anima mia
E come terra fertile
Mi offro al tuo amore
Ripongo in te tutto ciò che sono
Come un neonato di latte
Io mi cibo di te

mercoledì 24 ottobre 2012

L'altra metà di te

Attenzione: lettura fortemente sconsigliata ad un pubblico impressionabile e che potrebbe sentirsi a disagio per il linguaggio estremamente esplicito in materia sessuale.

Erano sul letto, lui sotto e lei sopra, seduta a cavalcioni sul suo bacino. Poteva sentire il membro di lui ammorbidirsi velocemente dentro il proprio ventre.
Avevano appena avuto un orgasmo di quelli forti, che ti squassano dentro e ti danno la sensazione di perdere la coscienza per qualche secondo. Era stato come assumere una forte dose di droga di quella buona, solo che questo non ti rodeva il cervello a poco a poco come quelle porcherie.
Jessica decise di spostarsi per sdraiarglisi accanto e sentì il membro di lui scivolare via come se fosse inconsistente, niente più a che vedere con quello che non molto tempo prima aveva tenuto in bocca e poi accolto dentro di se. Si sdraiò su un fianco, dandogli le spalle.
Lui la abbracciò, accarezzandole la pancia piatta, come sapeva che le piaceva dopo aver fatto sesso, ma non ottenne risposta dalle mani di lei, nessuna reazione. Allora, per stuzzicarla un pò, scese piano fra le sue cosce e poi la toccò con un dito leggero sul monte di venere.
''Mino, lasciami'' disse lei, con calma e senza rabbia nella voce, cercando di liberarsi dalle sue braccia.
''Che c'è?'' chiese lui, risalendo con una mano fino al seno per stringerlo in modo deciso.
''Niente. Ma non mi va di essere toccata ora.''

lunedì 15 ottobre 2012

Oggi vorrei innaugurare una nuova iniziativa su questo blog.
Finora mi sono occupata solo delle mie storie e non mi sono mai preoccupata di ciò che, giorno dopo giorno, ha fatto si che potessi appassionarmi alla letteratura e successivamente alla scrittura delle storie scaturite dalla mia immaginazione. Parlo naturalmente dei libri, di tutti i romanzi che ho letto nella mia vita e che hanno fatto in modo che ricevessi una certa formazione. Alcune di queste letture sono state stimolanti, altre noiose, altre ancora addirittura atroci, ma tutte hanno contribuito, in un modo o nell'altro, a farmi diventare quella che sono.
Ecco l'idea: ogni settimana dedicare qualche riga a un libro diverso. Niente di nuovo, come potete ben vedere ma ognuno ha il proprio personalissimo parere e penso che a volerlo condividere con gli altri non ci sia niente di male.

martedì 9 ottobre 2012

Non è mai troppo tardi

Betta non sapeva più cosa pensare di quel ragazzo che per così tanto tempo le aveva fatto il filo ed ora sembrava essersi fatto da parte senza alcuna ragione manifesta.
Lei gli voleva bene e non era pronta a rinunciare a lui. Per mesi era stata convinta di poter vivere quel rapporto alla giornata, senza innamorarsi. Poi, all'improvviso, la consapevolezza di quel sentimento l'aveva travolta con la forza di un uragano, dopo che giorno per giorno le era strisciato dentro, insinuandosi silenziosamente all'interno di ogni fibra del suo corpo.
Ora si sentiva tradita, umiliata, presa in giro. Delusa dal suo amore per lui.
E quando finalmente sembrava aver ripreso in mano la propria vita, iniziando a mettere da parte l'immagine di quel viso e di quello sguardo fisso sul suo, lui si era rifatto vivo.
"Se sei in casa, passo da te" aveva detto la sua calda voce profonda.
Lei era riuscita a balbettare una conferma della propria presenza e lui aveva riagganciato senza dire altro e senza lasciare che lei potesse ribattere.
Così, circa dieci minuti dopo, Betta se l'era ritrovato davanti, col respiro corto per via delle tre rampe di scale fatte di corsa per raggiungere il suo appartamento.
Nemmeno il tempo di un "ciao" e lui l'aveva stretta a se, incollando le labbra a quelle di lei che, mentre rispondeva al bacio, aspirava con forza il profumo che le era tanto mancato in quell'ultimo periodo. Tutto in un attimo fu come prima, come se non ci fosse stata mai alcuna interruzione.

venerdì 5 ottobre 2012

Ti tengo.
Non voglio farti male
ma ti tengo forte.
Te ti lasciassi
ti darei più dolore
quindi ti stringo ancora.
E se lasciandoti
vedessi che sorridi
allora non avrei capito nulla.
Ma nemmeno tu.

martedì 2 ottobre 2012

Cammino tra la folla
la guardo andare via
in un fiume di colori
distorti dagli occhiali scuri
penso
rifletto
ma una decisione è lontana
non dovrei
ma poi che m'importa
la vita non è mia
non avrò mai l'amore
una pallida illusione mi seduce
e imamgino di averti tra le dita
sulle mani
che già sanno di te
mi abbandono al tocco
le tue labbra sono esperte
mi son persa al tuo sussurro
ho lasciato me alle tue cure
non mi voglio più
non voglio più ritornare
all'illusione di poter amare
è falsa
è crudele
ma è reale
è il mio destino
e purtroppo non lo si può cambiare

lunedì 1 ottobre 2012

La testa troppo piena
non presta attenzione ad altro
ha solo quello che non c'è
quello che desidero
che ancora è incerto
E non so
Freud mi parla
ma non sento
continuo a vedere il tuo volto
sentire le tue mani
e i tuoi abbracci
Voglio solo i tuoi baci

giovedì 27 settembre 2012

Riflessione su una vita infelice

"Forse l'unica cosa che conta davvero nella vita è amare ed essere amati.
Nella mia vita non so se qualcuno risponda o abbia mai risposto a questi requisiti. Certo, i miei genitori mi amano ma forse io non voglio bene loro abbastanza. Amici non credo di averne. Forse una, ma non mi vuole bene così tanto da pensarmi e preoccuparsi di me. Poi, l'Amore, quello vero, con la A maiuscola, non l'ho mai provato. Da ragazzina mi sono innamorata, certo, ma a lui non importava nulla di me. E quando son stata in seguito in procinto di innamorarmi nuovamente, costui ha fatto in modo che non accadesse perchè non mi voleva sul serio. E cosa avrei dovuto fare a questo punto con un altro che mi si è avvicinato ma che non suscitava in me nessun interesse? Avrei dovuto fingere di amarlo? Non l'ho ingannato, gli ho negato ciò che cercava e così è scomparso. Ma son sicura che, se anche avessi ceduto, nemmeno lui dopo un po' mi avrebbe amato davvero.
Questa è una notte come tante e sto piangendo. Bella novità!
Quindi affido al foglio ciò che nessun orecchio vuole sentire dalla mia voce. Ora rincorro un sogno che so che resterà irrealizzato ma che nonostante tutto voglio vivere fino al momento della mia fine. So e ho sempre saputo che è solo un'illusione ma è l'unica cosa che mi resta. Non piaccio agli uomini fisicamente e piaccio loro ancor meno caratterialmente ma QUESTA SONO IO e non credo di non meritare qualcuno da amare che ricambi questo mio sentimento.
Odio tutto questo: i giorni, i mesi e gli anni che passano. Soprattutto odio l'incertezza di avere un futuro come quello che ho sempre atteso e sperato e che sono rassegnata a non avere mai."

Vorrei che il mio pensiero arrivasse a te
senza che tu possa farci niente
senza che tu possa darmi colpa
senza che tu possa fermarmi
Vorrei dirti che ti amo
Vorrei non farti paura
Vorrei sentirti qui con me

sabato 22 settembre 2012

Dal profondo

Dal profondo
mi hai dato la vita
Nel profondo
mi hai amato
non sei fuggito
spaventato
da ciò che hai visto
sentito
avuto da me
con me
Nel profondo
sono tornata
tu non ci sei più
il mio Essere fragile
si è nascosto
in attesa che torni
in attesa del tuo profondo

venerdì 21 settembre 2012

Voleva l'amore

Le mancava l'amore. Questa era l'unica cosa che preoccupava davvero Luana. L'unica cosa che non riuscisse a controllare, raggiungere o ottenere con i suoi sforzi.
Una volta, non molto tempo prima, si era infatuata di un ragazzo. Lui era gentile, disponibile, le sorrideva sempre. Lei aveva accettato il suo corteggiamento come un dono e si era lasciata trasportare dall'attrazione sempre più crescente verso quel giovane uomo. Le sembrava quasi incredibile che uno come lui, considerato bello dal mondo, si interessasse proprio a lei, brutto anatroccolo. Si era persino illusa che in sua compagnia potesse diventare un cigno.
Troppe erano le illusioni di Luana.
Nonostante gli appuntamenti sempre più frequenti, ad un certo punto la ragazza iniziò a farsi delle domande, senza mai rivolgerne una a lui per paura che potesse scomparire nel nulla. Già questo timore avrebbe dovuto suggerirle che qualcosa non andava in quella storia tanto strana. Si chiedeva perchè lui non la tenesse stretta a se dopo il sesso, perchè non la prendesse mai per mano, perchè non volesse sentirla raccontare troppo della sua vita.
E un giorno, uno come tanti altri, capì.
Lui si era presentato all'appuntamento in ritardo. Non si era scusato o giustificato ma Luana non ci fece caso, tanta era la voglia di stare con lui. La serata trascorse come al solito tra un bicchiere e quattro parole. Solo che lei aveva deciso: non si sarebbe accontentata del solito sesso quella sera, voleva fare l'amore.

lunedì 17 settembre 2012

Nell'attesa io riposo
come tra le braccia del mio sposo
unica mia amica l'icertezza
dura, senza un vezzo o una carezza
Cammino giorno dopo giorno
inciampando sui sassi della via
è impervia e scoscesa la mia strada
non una mano, non un sorso d'acqua
Ma non mi lascerò morire
mi alzerò e riprenderò ad andare
vagherò per luoghi sconosciuti
e passo dopo passo arriverò a qualcosa
ma ora non so a chi o a cosa

domenica 16 settembre 2012

Notte di baci, carezze
di vita che scorre
Tempo sfuggente dilatato in un sempre
Luna invidiosa che osservi dall'alto
e dispettosa non doni il tuo argento
Magari aspetti che arrivi il mattino
e che sia il suo sole ad illuminarci
ma quei suoi raggi non portran riscaldarci
perché il suo sorriso verrà a separarci

sabato 15 settembre 2012

Da un pò scrivo questa storia... Non so se sia bella e interessante anche se alcuni commenti mi hanno fatto credere he lo sia... Ora ho deciso di metterla qui a disposizione nella speranza che possa interessare a qualcuno... Vi auguro una buona lettura...
Mi faccio male
di continuo
nei pensieri
nelle parole
sei sempre tu
mi graffi nel profondo
l'anima dilaniata
l'unico modo per esserti vicino
in quest'amore impossibile
in una speranza solo mia

venerdì 14 settembre 2012

Scrivo di una lacrima
la mia
scappata a un dispiacere
antico
ma moderno
sempre attuale
colui che non si può dimenticare
e che fa male
ancora che colpisce
mentre ama
e non sa
che non mi perderà

giovedì 13 settembre 2012

Contenta di aver ritrovato questo spazio dopo qualche ora..
Mi sto organizzando per pubblicare anche qui i primi capitoli di una storia che sto scrivendo da qualche tempo e che tra qualche giorno al massimo potranno essere a disposizione di chi vorrà visitare questo spazio.
Ma non voglio dedicarmi solamente alla stesura di questa storia di cui ho appena parlato, voglio condividere di tanto in tanto anche altre cose, come mi verranno alla mente. Pensieri, frasi, semplici parole che descrivono emozioni di vita vissuta.
Spero di suscitare interesse e curiosità e di ricevere in cambio consigli e commenti che mi possano permettere di migliorare.
Per ora semplicemente Buonanotte
Seconda volta che provo a creare un blog.. L'altro è scomparso nel giro di una notte, dicono che sia stato rimosso per una violazione.. Riproviamo..

Difficile trovarsi qui una seconda volta e cercare le parole adatte. In fondo il meccanismo è sempre lo stesso, un nuovo spazio da esplorare, da riempire e popolare.
Io scrivo. Non pretendo di essere brava e non mi definisco scrittrice. Mi piace far vivere i personaggi sulle mie pagine e con le mie parole. Lo faccio e basta, come mi viene. Trovarsi davanti una pagina vuota è sempre un invito allettante per me. Storie, frasi e parole prendono forma nella mia mente e mi tormentano finchè non le fisso nero su bianco alla prima occasione. Spesso riesco a tenerle a bada per giorni, settimane ma poi sono sempre loro a vincere e a riuscire a venir fuori come se avessero una vita propria e io fossi solamente un tramite per la loro realizzazione.

Nella speranza di ritrovare questo spazio, ora vado..