Un tempo, tanto tempo fa, ero incuriosita dalle persone, soprattutto le ragazze, belle. Ogni volta che ne vedevo una passare, alta, ben vestita, coi capelli sciolti, sicura di se, non potevo fare a meno di chiedermi come si sentisse a mostrare al mondo il suo aspetto magnifico.
Allo stesso modo immaginavo come potesse essere sentirsi al centro dell'attenzione, ammirati e invidiati. Chissà com'era sentirsi dire da un ragazzo che eri bella.
Un giorno, mentre passeggiavo, anonima tra la gente, mi venne consegnato un volantino con la pubblicità di un centro benessere dove, a detta del foglio, saresti potuto rinascere a nuova vita in soli tre giorni di permanenza.
Al miracolo credevo poco, ma visto il costo modico del soggiorno decisi di prenotare per il fine settimana successivo: avevo un bisogno urgente di rilassarmi.
Giunsi davanti all'edificio con la mia macchinetta di seconda mano che sembrava non volesse saperne di raggiungere la mia meta e che, infatti, appena mi fermai esalò il suo ultimo respiro. Come avrei fatto a tornare indietro non lo sapevo, ma non me ne preoccupai più di tanto: solo guardare l'ingresso del centro mi faceva sentire in pace con me stessa e col mondo.
Varcai la soglia e venni accolta da una ragazza giovane e bellissima in camice bianco che mi condusse immediatamente nella stanza che mi era stata assegnata: con le pareti celesti e l'arredamento azzurro. Il mio colore preferito. Mi dissi che sicuramente era fatto apposta visto che l'azzurro, a quanto ricordavo, era il colore della tranquillità.