lunedì 16 gennaio 2017

Genitori padroni

Dicono che, una volta toccato il fondo, non si possa peggiorare. Ma si dice anche che non c'è mai fine al peggio. Infatti il peggio è in grado di scavare sotto il fondo all'infinito.
Ed è quello che successe a me.
Sono stata ricoverata nel reparto di psichiatria all'età di 23 anni, senza sapere che cosa fosse davvero successo. Seppi solo in seguito che fui trovata in stato incosciente, incapace di rispondere a qualunque stimolo, a qualche metro dal portone di ingresso di quella che era la casa dei miei genitori, all'angolo di un piccolo giardinetto dove le mamme portavano i bambini a giocare nella bella stagione.
Io però fui ritrovata in inverno da un signore che portava il cane a fare i suoi bisogni. Erano le 7.15 del mattino e la notte era stata piuttosto fredda. Mi trovarono con una borsa piena di alcuni effetti personali e qualche vestito.
Fui portata in ospedale e, dopo un primo esame, fu dichiarato che non avevo danni fisici, a parte un principio di congelamento, per cui la mia destinazione divenne il reparto di psichiatria. Rimasi in stato di incoscienza per alcuni giorni, poi riuscirono a risvegliarmi.