Attenzione:
lettura fortemente sconsigliata ad un pubblico impressionabile e che potrebbe sentirsi a disagio
per il linguaggio estremamente esplicito in materia sessuale.
Erano
sul letto, lui sotto e lei sopra, seduta a cavalcioni sul suo bacino.
Poteva sentire il membro di lui ammorbidirsi velocemente dentro il
proprio ventre.
Avevano
appena avuto un orgasmo di quelli forti, che ti squassano dentro e ti
danno la sensazione di perdere la coscienza per qualche secondo. Era
stato come assumere una forte dose di droga di quella buona, solo che
questo non ti rodeva il cervello a poco a poco come quelle porcherie.
Jessica
decise di spostarsi per sdraiarglisi accanto e sentì il membro di
lui scivolare via come se fosse inconsistente, niente più a che
vedere con quello che non molto tempo prima aveva tenuto in bocca e
poi accolto dentro di se. Si sdraiò su un fianco, dandogli le
spalle.
Lui
la abbracciò, accarezzandole la pancia piatta, come sapeva che le
piaceva dopo aver fatto sesso, ma non ottenne risposta dalle mani di
lei, nessuna reazione. Allora, per stuzzicarla un pò, scese piano
fra le sue cosce e poi la toccò con un dito leggero sul monte di
venere.
''Mino,
lasciami'' disse lei, con calma e senza rabbia nella voce, cercando
di liberarsi dalle sue braccia.
''Che
c'è?'' chiese lui, risalendo con una mano fino al seno per
stringerlo in modo deciso.
''Niente.
Ma non mi va di essere toccata ora.''