mercoledì 24 ottobre 2012

L'altra metà di te

Attenzione: lettura fortemente sconsigliata ad un pubblico impressionabile e che potrebbe sentirsi a disagio per il linguaggio estremamente esplicito in materia sessuale.

Erano sul letto, lui sotto e lei sopra, seduta a cavalcioni sul suo bacino. Poteva sentire il membro di lui ammorbidirsi velocemente dentro il proprio ventre.
Avevano appena avuto un orgasmo di quelli forti, che ti squassano dentro e ti danno la sensazione di perdere la coscienza per qualche secondo. Era stato come assumere una forte dose di droga di quella buona, solo che questo non ti rodeva il cervello a poco a poco come quelle porcherie.
Jessica decise di spostarsi per sdraiarglisi accanto e sentì il membro di lui scivolare via come se fosse inconsistente, niente più a che vedere con quello che non molto tempo prima aveva tenuto in bocca e poi accolto dentro di se. Si sdraiò su un fianco, dandogli le spalle.
Lui la abbracciò, accarezzandole la pancia piatta, come sapeva che le piaceva dopo aver fatto sesso, ma non ottenne risposta dalle mani di lei, nessuna reazione. Allora, per stuzzicarla un pò, scese piano fra le sue cosce e poi la toccò con un dito leggero sul monte di venere.
''Mino, lasciami'' disse lei, con calma e senza rabbia nella voce, cercando di liberarsi dalle sue braccia.
''Che c'è?'' chiese lui, risalendo con una mano fino al seno per stringerlo in modo deciso.
''Niente. Ma non mi va di essere toccata ora.''

lunedì 15 ottobre 2012

Oggi vorrei innaugurare una nuova iniziativa su questo blog.
Finora mi sono occupata solo delle mie storie e non mi sono mai preoccupata di ciò che, giorno dopo giorno, ha fatto si che potessi appassionarmi alla letteratura e successivamente alla scrittura delle storie scaturite dalla mia immaginazione. Parlo naturalmente dei libri, di tutti i romanzi che ho letto nella mia vita e che hanno fatto in modo che ricevessi una certa formazione. Alcune di queste letture sono state stimolanti, altre noiose, altre ancora addirittura atroci, ma tutte hanno contribuito, in un modo o nell'altro, a farmi diventare quella che sono.
Ecco l'idea: ogni settimana dedicare qualche riga a un libro diverso. Niente di nuovo, come potete ben vedere ma ognuno ha il proprio personalissimo parere e penso che a volerlo condividere con gli altri non ci sia niente di male.

martedì 9 ottobre 2012

Non è mai troppo tardi

Betta non sapeva più cosa pensare di quel ragazzo che per così tanto tempo le aveva fatto il filo ed ora sembrava essersi fatto da parte senza alcuna ragione manifesta.
Lei gli voleva bene e non era pronta a rinunciare a lui. Per mesi era stata convinta di poter vivere quel rapporto alla giornata, senza innamorarsi. Poi, all'improvviso, la consapevolezza di quel sentimento l'aveva travolta con la forza di un uragano, dopo che giorno per giorno le era strisciato dentro, insinuandosi silenziosamente all'interno di ogni fibra del suo corpo.
Ora si sentiva tradita, umiliata, presa in giro. Delusa dal suo amore per lui.
E quando finalmente sembrava aver ripreso in mano la propria vita, iniziando a mettere da parte l'immagine di quel viso e di quello sguardo fisso sul suo, lui si era rifatto vivo.
"Se sei in casa, passo da te" aveva detto la sua calda voce profonda.
Lei era riuscita a balbettare una conferma della propria presenza e lui aveva riagganciato senza dire altro e senza lasciare che lei potesse ribattere.
Così, circa dieci minuti dopo, Betta se l'era ritrovato davanti, col respiro corto per via delle tre rampe di scale fatte di corsa per raggiungere il suo appartamento.
Nemmeno il tempo di un "ciao" e lui l'aveva stretta a se, incollando le labbra a quelle di lei che, mentre rispondeva al bacio, aspirava con forza il profumo che le era tanto mancato in quell'ultimo periodo. Tutto in un attimo fu come prima, come se non ci fosse stata mai alcuna interruzione.

venerdì 5 ottobre 2012

Ti tengo.
Non voglio farti male
ma ti tengo forte.
Te ti lasciassi
ti darei più dolore
quindi ti stringo ancora.
E se lasciandoti
vedessi che sorridi
allora non avrei capito nulla.
Ma nemmeno tu.

martedì 2 ottobre 2012

Cammino tra la folla
la guardo andare via
in un fiume di colori
distorti dagli occhiali scuri
penso
rifletto
ma una decisione è lontana
non dovrei
ma poi che m'importa
la vita non è mia
non avrò mai l'amore
una pallida illusione mi seduce
e imamgino di averti tra le dita
sulle mani
che già sanno di te
mi abbandono al tocco
le tue labbra sono esperte
mi son persa al tuo sussurro
ho lasciato me alle tue cure
non mi voglio più
non voglio più ritornare
all'illusione di poter amare
è falsa
è crudele
ma è reale
è il mio destino
e purtroppo non lo si può cambiare

lunedì 1 ottobre 2012

La testa troppo piena
non presta attenzione ad altro
ha solo quello che non c'è
quello che desidero
che ancora è incerto
E non so
Freud mi parla
ma non sento
continuo a vedere il tuo volto
sentire le tue mani
e i tuoi abbracci
Voglio solo i tuoi baci