Terza parte - La verità
A
Simona sfuggirono le chiavi di mano e caddero rumorosamente sul
marciapiede.
La
presenza di quel ragazzo non le piaceva. Sperava di essersi liberata
di lui poco prima, ma evidentemente anche lui era riuscito a
liberarsi in fretta.
Lui
aveva raccolto immediatamente le chiavi, prima che lei si potesse
chinare, e gliele aveva rese con un accenno di inchino.
«Il
tuo esame?» domandò, ferma sulla soglia con le chiavi strette in
mano, non accennando minimamente ad aprire il portone.
«Non
l'ho dato» ammise lui.
«Ah»
esclamò lei.
«Quindi
vivi qui» constatò lui, scrutando la facciata del palazzo.
Simona
capì che in quella circostanza non saresbbe stato facile liberarsi
di lui, anche se gli avesse fatto capire che avesse urgenza di
rientrare in casa.
Lui
infatti la seguì in casa, nonostante non fosse stato invitato.
Simona,
rassegnata, lo precedette in cucina, gli offrì un caffè e attese
che lui decidesse di andarsene.